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1) Dizion. 5° Ed. .
COLATICCIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
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COLATICCIO.
Definiz: Sost. masc. Materia colata, Colatura, che nel raffreddarsi si assoda; e dicesi più specialmente di cera. –
Esempio: Targ. Viagg. 7, 336: Lascia [il liquido trasudato dagli avornelli] la più densa e crassa parte, accagliata in forma di cerume o di gomma bianca, assodata in fondo della piaga, a foggia dei colaticci della cera ne' torcetti; e questa è la manna.
Definiz: § I. E per Concrezione lapidea, prodotta dall'acqua o dal fuoco. –
Esempio: Targ. Viagg. 5, 380: In alcuni scavi o rosure di esse colline, sono grandi crostoni e colaticci di tartaro, o stalattite bianca marmorosa.
Esempio: E Targ. Viagg. 9, 448: Potrebbe far ostacolo a questa mia supposizione il non si trovare fralle lave di Santa Fiora quella gran copia di colaticci vetrini, che s'incontra giù per le falde dei moderni monti ignivomi.
Definiz: § II. E per Quelle materie che colando dalle caldaie nella fabbricazione del sale, o nella fusione dello zolfo, si rendono solide, come il colaticcio della cera. –
Esempio: Legg. Sal. 59: Furti, che giornalmente seguono alle moie di sale, pigne, grofi, pinocchi, colaticci ec.
Esempio: E Legg. Sal. 63: Il ministro assistente alle moie abbia l'incumbenza e 'l peso di far riporre nella stanza a ciò destinata i grofi, colaticci e altro che sia atto a far sale.
Definiz: § III. E anche dicesi il Residuo impuro delle materie colate, come Colaticcio di calcina ec.
Definiz: § IV. E per Scolamento. –
Esempio: Soder. Agric. 172: I luoghi che si tengono per raccorvi dentro ogni grassume che venga da qualsisia colaticcio di marciume, stiano lontano dalla casa, per rimuovere il puzzolente aere.